martedì 29 dicembre 2009

2009, sei difficile.
Mi fa fatica viverti anche in questi tuoi ultimi due giorni.
Un po' ti voglio bene perchè mi hai fatto conoscere una persona speciale, un po' ti odio perchè questa persona non può darmi quello che voglio.
Però mi hai dato tante altre cose, come la patente e la macchina, guidare di notte con la città deserta, the big bang theory e how i met your mother guardati a letto nei momenti vuoti, un sacco di bei film, una band che mi ha fatto tornare dodicenne, la scarlattina d'estate, il diluvio alla notte della tempesta al magnolia, bei voti agli esami, la mania per i beatles, nuovi amici e amiche, una vecchia passione che ho riscoperto e sto coltivando come si deve, l'affetto di chi già c'era, una seconda famiglia, le montagne, londra, nathan fake & four tet (dovevo dirlo, soprattutto perchè dopo aver visto nathan dal vivo me ne sono innamorata, e non artisticamente parlando), una testa di cervo fuxia da appendere alla parete, una multa per divieto di sosta, l'ultimo spettacolo al cinema, e altro che ora non ricordo.
Ah, e gli sms di gì e le infinite mail e gli abbracci virtuali.
Grazie.

lunedì 7 dicembre 2009



Mi piacerebbe solo che le cose andassero in un altro modo.
Come al solito.

lunedì 19 ottobre 2009

gì mi ordina di scrivere a proposito della pipì che devo fare causa consumo smodato di tisane.
mi sa che non ho proprio più niente da dire (leggi: le cose vanno bene e non ho più cose brutte a cui pensare. parlare delle cose belle è di gran lunga più difficile ed è anche un po' rischioso).
sabato ho potato delle piante e sono salita su una moto, una moto vera.
sto facendo un sacco di progressi!
mi sono dimenticata la passiflora sul balcone a 7 gradi centigradi, così che se anche quei semi fossero stati destinati a dare vita a qualcosa ora ho sicuramente impedito loro di farlo.
il disco dei the intelligence è bello, anche se è uscito un bel po' di tempo fa e quindi forse parlarne non fa scena.

(gì, è abbastanza così? ho esaurito gli argomenti)

martedì 13 ottobre 2009

should've taken acid with you
take our clothes off in the swimmingpool
should've taken acid with you
tell my parents that i'm staying with you

(che più o meno era quello che dicevamo ieri, no?)

da quando ti conosco non sto più dormendo, consumo benzina, ho i capelli lisci ed arrivato l'autunno.
sembra terribile e invece è bellissimo.

venerdì 24 luglio 2009



your day breaks, your mind aches
there will be times when all the things she said will fill your head
you won't forget her


(torneo medievale in paese, gelato all'uva, guardare fuori dal finestrino, la camera azzurra, il molo. e nonostante tutto ogni volta tornare a casa è un gran sollievo)

martedì 30 giugno 2009

I was dressed for success
but success it never comes
and I'm the only one who laughs
at your jokes when they are so bad..
..we'll be waiting, waiting where
everything's ending here

Lacrimuccia.

venerdì 5 giugno 2009

Tra i miei appunti ho trovato queste cose, scritte qualcosa come settimane fa.
mi dimenticai di averle scritte.

che bello essere da soli in casa
essere svegliati dal sole alle 8 perchè sono sbadata e non tiro giù le tapparelle
andare in cucina per fare colazione e scoprire che:
-non ho nemmeno un pentolino pulito per far bollire l'acqua per il tè
-il piano cottura è invaso da insetti
-ho lasciato il vino aperto dalla sera prima e ora è aceto
-sui fornelli c'è una pentola piena di grappa caffè e altre cose bellissime che appena ci avvicino il naso mi sento ubriaca
mangiare taboulet e insalata di pollo per 3 giorni a fila
aprire il libro e ricordarsi improvvisamente che c'è di meglio da fare che studiare
incontrare la pazza del condominio e aiutarla a portare per le scale un carrello che pesa come se dentro ci fossero bambini morti
fare la doccia e dopo aver aperto l'acqua capire che mi son dimenticata di accendere lo scaldabagno
rompersi un polso (non è rotto davvero, ma fa male come se lo fosse, poi il sinistro io me lo son già rotto, ora tocca al destro)

alla fine gli insetti sul piano cottura li ho uccisi annegandoli nello sgrassatore al limone, il vino (merlot che io continuavo a chiamare moscato per motivi che nessuno sa e che è meglio che nessuno sappia) è finito rovesciato sulla tovaglia che avevo con cura ripiegato e lasciato distrattamente su un angolino del tavolo, il mio polso è guarito improvvisamente, i miei genitori son tornati a casa.
mentre scrivo qui mio padre sta giocando a muro in soggiorno usando una pallina di gomma e chesil beach di mcewan come racchetta.
non ho parole.

domenica 26 aprile 2009

Alla fine se le domeniche sono tutte così comincio a non odiarle più tanto.
E' vero che piove, diluvia, c'è vento, freddo, fango, cose che volano (e che io tra poco devo uscire), però c'è mio padre che ascolta con le cuffie (finalmente un po' di pace) la radiocronaca delle partite, mentre mia mamma vaga per casa cercando dei denti finti (non fate domande, non saprei rispondere) e il mio cane si rotola davanti alla stufetta elettrica mugolando. 
Cosa c'è di meglio di una famiglia di matti?
Intanto io rubo custodie dei cd alle sorelle delle amiche (licenza poetica, l'amica è una sola, e una sola è la sorella), mi aggiro per la palestra con le occhiaie fino alle ginocchia, parlo uno strano mix di dialetti, guardo film, rimango basita davanti al banco frigo al supermercato (non hanno i canederli!), vivo tra qt8 e la bovisa, guido con i finestrini giù e organizzo cene a casa mia.
Sto un po' perdendo di vista le priorità (studio? cos'è?), ma mi diverto un sacco, mangio, ingrasso e son felice.
tiè.

sabato 4 aprile 2009

Io vorrei tanto sapere perchè quella sera che ero arrabbiata e delusa e disperata, e non sapevo dove sbattere la testa e volevo andarmene ma non potevo perchè fuori c'erano mille mila persone e io ero in mutande, e poi pioveva e faceva caldo e io quello spazietto in cui eravamo non lo sopportavo più, e mi mancava l'aria da quanto mi ribolliva il sangue nelle vene e volevo solo fumarmi una sigaretta, e zitta con lo stomaco che si voleva rivoltare speravo che tu solo guardando i miei occhi tristi potessi cambiare idea e che ti rimangiassi le tue stesse parole, e tu invece quelle parole continuavi a ripeterle per essere chiaro, ecco, io vorrei sapere perchè non ti ho tirato due ceffoni, non sono uscita mandando a cagare chiunque, non sono scoppiata in un pianto a dirotto, non ti ho detto che le tue parole erano orribili e non ti ho fatto capire che mi sentivo svuotata e finita, e vorrei sapere perchè sono stata nel mio angolino in silenzio senza riuscire a capire cosa era successo e se era successo davvero e mi sembrava di diventar matta e ti dicevo "lo so, lo so" aggrappandomi al fatto che almeno in quel momento eravamo insieme e che è stupido, ma almeno di quello ero contenta.
Sì, sono un po' cretina, lo ammetto.

lunedì 23 marzo 2009

Meno male che davanti a un piatto di pasta zucchine e menta parlavo di post-adolescenza.
Io nell'adolescenza ci sono ancora dentro fino alle orecchie.
Altrimenti perchè starei così?
In ogni caso non mi sono ancora rimbecillita del tutto, i Glasvegas continuano a farmi cagare come un paio di mesi fa, The Millionaire è un bel film, mi piace ancora uscire con i miei amici delle elementari e mangiare gelati in compagnia di zanzare.
Ben tornati pensieri tristi, mi mancavate un sacco.

martedì 3 marzo 2009

Avevo scritto (e pubblicato per sbaglio) un pippone sulla vacanza-nonvacanza in Liguria con la Cippi, ma era inutilmente prolisso e quindi l'ho censurato per amore della sintesi.

Questa è la versione concisa:
E' stato un weekend molto difficile, in cui abbiamo dovuto affrontare il freddo, il gelo, cibi congelati, acqua al sapor di cloro, elettrodomestici e lampadine non funzionanti e impiegati della telecom che chiamavano a ogni ora del giorno e della notte, costringendo la sottoscritta a fare lo slalom tra i mobili per raggiungere la cornetta e rispondere "non sono la proprietaria di questa casa, chiamate d'estate e magari troverete il grande capo".
Il momento topico della gita è stato quando sul treno di ritorno, più o meno all'altezza di Genova, mentre ero impegnata in un'avvincente briscola che mi ha privata di ogni energia (siamo scese a Milano con la vitalità di due prugne secche), la Cippi mi ha gentilmente ricordato che non avevo spento nè lo scaldabagno nè il frigorifero.
Sono adulta e responsabile, lo so.

Comunque, se volete incontrarmi d'ora in poi mi troverete nella'aula k01 alle 8.30 di mattina intenta a riscaldarmi usando gli appunti di cinema per accendere il fuoco.

martedì 17 febbraio 2009



Sciarpa nuova ti amo.
Amo anche Milano e Vincenzo, il sushi a mezzogiorno, andare in università a una lezione fantasma, il sole, l'adesivo aziendale che domani attaccherò alla mia nuova macchina, suonare pompe per biciclette, essere quasi investita da N. in bici, i libri sotto le coperte.
Insomma, ci si arrangia.

venerdì 30 gennaio 2009

STASERA:

sabato 10 gennaio 2009

Prometto e giuro solennemente che userò tutti i giorni da qui al 28 gennaio (incluso) per approfondire, chiarire, sviscerare, interiorizzare, fare a brandelli, sezionare, frullare, triturare, macinare e spalmare quell'appassionante argomento che è la stilistica e semiotica del testo.
Dedicherò mattina e pomeriggio a lunghe maratone di studio in biblioteca e al bar, immergendomi nei libri fino al naso, e sarò così competente in materia che poi potrò scrivere saggi sui nessi tra critica letteraria e psicanalisi o sulla sistemica funzionale di Tynjanov.

firmato
Il senso di colpa di chi ha passato il sabato mattina e pomeriggio in panciolle.

giovedì 8 gennaio 2009

In questo preciso istante ho alzato lo sguardo verso la finestra e mi sono resa conto che ha ricominciato a nevicare. Diobò, smetterà prima o poi? 
Per la befana mio nonno mi ha regalato un libro bellissimo di Enzo Mari sul disegno, e devo dire che è una goduria per gli occhi e anche per la mia povera mente provata da ore e ore di studio forzato (leggi "è un periodo di esami e sono stressata"). Mi sta facendo tornare un po' di voglia di fare pasticci -disegni e cose varie, se fatte da me, non possono essere chiamate in altro modo-. Che poi Enzo Mari è quello che ha disegnato anche questi oggetti qui

che mi ricordano quella sera con la cippi e b., seduti sul pavimento a tentare di trovare i giusti incastri (ma poi abbiamo scoperto che mancavano dei pezzi, perchè quand'ero piccola devo averne lasciato qualcuno sotto qualche mobile). Insomma, amo Enzo Mari.
Mio nonno mi ha regalato anche dei wafer di Cesena, chiusi in una scatola di latta con su disegnate le città della Romagna. Per un momento ho pensato fosse una presa per i fondelli, poi mi sono mangiata i wafer e della scatola me ne sono dimenticata (questa è la solita cattiveria per pochi).
Sostanzialmente le mie giornate sono fatte di tubetti di Smarties ingurgitati mentre guardo Californication (mi manca una puntata e poi è finito! Panico!) e i film dei Manetti Bros stesa sul letto con addosso il plaid e il computer.
A proposito, questo computer è dio.
E oggi è il quinto giorno senza sigarette e ho desiderato una decina di volte da stamattina ad adesso di fare del male fisico a mia mamma che mi strillava qualcosa a proposito di riportare dei libri in biblioteca. E' così difficile smettere di fumare? Rischio di sterminare la mia famiglia da qui a un mese? Su, rassicuratemi che ne ho bisogno.

domenica 4 gennaio 2009

Avrei voluto scrivere qualcosa di serio, riflessioni su come è iniziato l'anno nuovo e tante tante cose interessanti, ma poi mi sono ricordata di una cosa molto più importante, un motivo in più per essere felice.

RICOMINCIA L'ISPETTORE COLIANDRO!



Lucarelli + Manetti Bros + Giampaolo Morelli + Bologna = spacca
(mi ricordo anche la comparsata di Neffa, che meraviglia)