martedì 30 settembre 2008



Sono giunta ai 20 e non ho ancora imparato a distinguere le scarpe morbide da quelle che invece mi distruggono i piedi e poi mi impediscono di camminare per giorni (tutto vero, giuro).
Però ho capito che non si può cavare il sangue dalle rape, e qui a qualcuno dovrebbero fischiare le orecchie.

venerdì 19 settembre 2008

Qui inizia a fare freddo, e nelle ultime sere ho constatato che passare più tempo fuori che dentro al locale non è cosa saggia (o almeno se proprio voglio farlo poi non mi posso lamentare del raffreddore).
Mercoledì un'auto che perdeva metano si è spostata da Brescia fino a Milano (raccattando la sottoscritta dal ponte della Ghisolfa) per andare a sentire i Love Is All al Rocket. Penso che la cosa interessante non sia stata tanto il concerto quanto ingannare l'attesa attraversando strade, ordinando patatine, bevendo ginlemon cinesi con cannucce troppo lunghe. Ero felice come una bimba.
Mi sono divertita a battere appena appena il piede mentre tutti intorno ballavano e a pensare che è vero che sono un po' rigida, e che me ne rendo conto ogni volta che entro in un locale.
Degli svedesi ho sentito un paio di pezzi, ma ero deconcentrata e mi sono arresa al bisogno impellente di aria fresca e di un posto dove sedermi (l'asfalto).
Al ritorno continuavamo a ridere e a ripetere il nome di un gruppo italiano (di cui non svelerò nemmeno l'iniziale) giusto perchè suonava bene, e quando sono salita a casa ho visto sul mio ginocchio destro un bel livido blu (che è un po' il segno del divertimento).
Bilancio della serata: positivo.

Ora vado a cucinare i brownies per mio papà perchè è il suo compleanno.

zucchero 225g
cioccolato fondente 120g
burro 90g
uova 2
farina 90g
noci 50g

Far sciogliere il burro con il cioccolato, a bagno maria oppure al microonde. Mescolare bene e aggiungere le uova sbattute, poi la farina e lo zucchero. Mescolare rapidamente e con delicatezza, poi incorporare le noci spezzettate. Rivestire una teglia con carta da forno, cuocere per mezz’ora a 180°. La parte superiore dev’essere croccante. Lasciare raffreddare prima di sfornare.

martedì 9 settembre 2008


(cippi e me - il gioco di Pupo al mare)

Premessa: questo post è ufficialmente dedicato alla Miri, mia collega My Honey, che a detta sua si diverte un sacco a leggere le scemenze che scrivo.

Sono finalmente tornata a Milano e sono stata accolta da una simpatica miscela di afa e smog, dal frigo vuoto e dal cesto della biancheria pieno di vestiti da lavare. C'erano anche delle valigie abbandonate da giorni nel corridoio che mi dicevano "disfami, disfami, ti prego".
Gli elettrodomestici hanno deciso di ordire un complotto contro di me, smettendo di funzionare in contemporanea: la lavastoviglie si accendeva da sola, la doccia sputava solo un rivoletto di acqua fredda, la lavatrice non voleva nemmeno centrifugarmi due magliette e il computer fingeva di essere morto. Ho passato giornate divertenti, a studiare mangiando solo kinder brioss e accendendo le sigarette con la fiamma del fornello. Per ammazzare il tempo ho letto dei libri belli, come "la casa del sonno" di Jonathan Coe, e poichè erano giorni che non riuscivo a dormire ho seriamente desiderato di essere la protagonista del romanzo, che è narcolettica.

Sto divagando, volevo parlare delle mie vacanze (vacanze???).
Di Castellina vorrei ricordare i veri protagonisti della serata, i No Age (bravissimi eh, non hanno suonato, hanno perso l'aereo) e tutti i loro fan, che si potevano facilmente riconoscere tra il pubblico per via di quell'espressione sconsolata che solo i fan dei No Age erano autorizzati ad avere quella sera.
Menzione d'onore per le penne alla castellinese: è il terzo anno che le mangio ed è il terzo anno che non riesco a svuotare il piatto. Le penne alla castellinese non finiscono mai.
Pollice su per Banjo Or Freakout.
Di fronte agli Archie Bronson Outfit ero perplessa: all'inizio c'era qualcosa che mi piaceva (che ora non mi ricordo cos'era, forse la sezione ritmica, ma sicuramente non la voce), ma dopo pochi pezzi l'unico giudizio che avevo in mente era un bel NO.
Sono tornata con dei lividi sui fianchi e uno su un ginocchio, il bello di dormire per terra.
E poi come sempre, evviva le condizioni atmosferiche di Castellina: di giorno 30 gradi e di notte acquazzoni. Grazie.
Le altre mie vacanze le ho passate al mare in Liguria con la Cippi (fida compare di danni e catastrofi). Mi sono divertita, un po' meno quando ho rotto la bottiglia di Aperol e ho dovuto usare un intero rotolo di scottex per asciugare sta schifezza arancione appiccicosa dalle intercapedini delle piastrelle.

Da quando sono tornata a casa sento il peso delle responsabilità, anche se non ne ho nessuna. Sarà una crisi dei vent'anni (shhh non li ho ancora compiuti), o sarà Milano che fa schifo.