sabato 24 dicembre 2011
DEL FARE BILANCI DELL'ANNO
sabato 10 dicembre 2011
Di come sforno compilation per siti altrui.
A volte ritornano!
Non so perchè non ho più scritto qui, forse volevo semplicemente farmi un po' i cavoli miei e aspettare che cambiasse qualcosa per poi informare il mondo.
Non è cambiato nulla, sono qui a Milano, sto benino, mi mancano pochi esami alla laurea, mi sono cresciuti i capelli, continuo disperata a tentare di immaginare il mio futuro come qualcosa di promettente ed emozionante, ma al momento non ci riesco.
Vabbè, del mio futuro parlerò un'altra volta.
Quello che volevo dire è che il mio ragazzo ha chiuso il suo blog e ne ha messo in piedi un altro insieme a tanta gente di Verona e non, e che io ho collaborato nel mio piccolo con qualche canzone da farvi ascoltare, perché fondamentalmente è l'unica cosa che so fare. O forse nemmeno quella, ma prendetela così.
Quindi scaricate qui:
http://www.blindbend.eu/2011/12/blindbend-vol-1/
venerdì 29 luglio 2011
AVERE PAURA DELL'AEREO E PRENDERE IL TRENO
Ho intelligentemente (sarcasmo) prenotato la seconda tranche del viaggio a distanza di 3 ore dall'arrivo a Parigi (metti che il tgv è in ritardo, metti che mi perdo, metti che qualsiasicosa), in un'altra stazione. Quindi: arrivo alla Gare de Lyon, dove stanno facendo dei lavori. Non si capisce una fava, la gente corre con le valigie da una parta all'altra della stazione, i vecchi si muovono a passo di lumaca intralciando il passaggio di chi ha fretta. Io in tutto ciò non so dove devo andare né cosa devo fare. Mi ricordo che devo prendere la RER, una linea sotterranea. Ma quale??? Altra lezione imparata: quando cerchi informazioni su internet (come arrivare da gare de lyon a gare du nord) e trovi le risposte (rer d), segnatele da qualche parte, perchè quando ne avrai bisogno magicamente te le sarai dimenticate e ti odierai per non essere stata più furba.
Scendo al piano di sotto e cerco una piantina della metro. Intanto il mio trolley tenta di suicidarsi sulle scale mobili. I parigini sopravvalutano le loro capacità di orientamento e memoria: niente piantine da nessuna parte. Cerco di comprare il biglietto per la rer a una postazione automatica per tgv, che giustamente mi dice "non puoi partire da Parigi e arrivare a Parigi! imbecille!" Io ci speravo.
Chiedo in biglietteria. In inglese, perchè io il francese non lo so. Cioè, so dire delle cose molto basilari e a volte frasi più articolare del previsto, ma il tutto in modo assolutamente random. Il tizio della biglietteria mi accoglie con un "you're so pretty". Oltre a essere cieco è anche inopportuno. Mi spiega che linea devo prendere. Mi fido ciecamente e vado, senza sapere se sto andando nella direzione giusta. Mi ritroverò alla Gare du Nord o dalla parte opposta della città?
Risposta: alla Gare du Nord. In tutto ciò mi trascino dietro una valigia gigante a cui manca una ruota (quindi striscia per terra e pesa). Inizia a piovere un po'. Riemergo in superficie giusto per chiamare mio padre e dirgli che sono viva, poi mi trascino stancamente fino a un Mc Donald's e mi ingozzo di cibo. I miei buoni propositi ("ma sì, in 3 ore mi faccio un giro, esploro un po' la città, mi siedo in un bistrot al sole e leggo una rivista... sì. Illusa.) vanno subito in fumo. Mi compro una rivista (Elle uk, carina. In copertina c'è Lily Allen) e mi spiaggio su una sedia in stazione. Sono cotta. A un certo punto un pazzo decide di seminare il panico urlando e aprendosi la giacca con gesto plateale. Bene ciao, un kamikaze. No, si apre la giacca e rimane a torso nudo. Noto che ha anche i pantaloni slacciati e non porta le mutande. Ok.
Finalmente annunciano il mio treno. Ultima carrozza. Noto tra l'altro una tipa con dei leggings orrendi. E scopro che a Parigi va di moda imbacuccarsi ma tenere ai piedi le infradito. Ovvove.
Sul thalys mi addormento di nuovo, ho freddo, poi caldo, mi scappa la pipì, mi fa male la testa (e anche la mascella, e i denti. così.). Arriviamo a Bruxelles Zuid. Incontro il moroso. Metro fino a casa. Crollo.
Tutto questo per dire: va bene che mi viene il panico, ma la prossima volta prendo l'aereo.
venerdì 1 luglio 2011
DANCE LIKE MIA SORELLA
mercoledì 25 maggio 2011
Di deliri di studio e di problemi mentali
lunedì 14 febbraio 2011
LA COMPILATION DI SAN VALENTINO ("Now every February you'll be my valentine)
Lo ammetto. Ho rubato l'idea al moroso.
Non sono una fan delle ricorrenze (lo dico solo per darmi un tono, ma in realtà lo sono eccome! Sono una fan più o meno di qualsiasi cosa stupida, tra cui l'oroscopo, se ve lo steste chiedendo), ma questo 14 febbraio per me è importante. Innanzi tutto perchè è il primo, dopo un po' di anni di solitudine e delusioni, che passerò col cuore pieno di gioia a gongolare tenendo la mano alla mia dolce metà, e poi perchè mi sembra importante dedicare un giorno all'anno a qualcosa di nobile come l'amore, con tutte le schifezze che esistono a questo mondo.
Dopo questa inutile e patetica introduzione posso arrivare al punto.
Ecco, la compilation. Lo chiamerei mixtape, ma la verità è che sono totalmente impedita nell'operazione di mixaggio e quindi lascio le tracce così, una per volta, una dopo l'altra, e chiamarlo mixtape sarebbe un'ingiuria ai mixtape veri.
Come al solito selezionare le canzoni è un parto. Aggiungi, togli, no questa mi fa pensare al mio ex, no questa l'ho già messa nella compilation che ho fatto a quello stronzo lì, no questa è spaccaballe, no questa mi fa sembrare una tamarra senza speranze, no questa è snob. Fa niente. E' un mattone di roba, e ho deciso di lasciarla così, a metà tra il bello e il brutto, con i suoi alti e bassi (che poi sono anche i miei).
Questo è quello che ci trovate dentro.
1. Let's get it on - Marvin Gaye.
La canzone strappamutande per definizione. L'amore che si fa davvero, con le candele e tutto il resto.
2. I've just seen a face - Beatles.
I've just seen a face,
I can't forget the time or place
That we'd just met, she's just the girl for me
And I want all the world to see we've met
Esatto. Però lui non è un girl ma un boy.
Quanto amo i Beatles. Hanno sempre la canzone giusta per tutto.
3. Amore assurdo - Morgan.
Un pezzo davvero bello. Assurdo cosa accadde, quando ti vidi per la prima volta..
4. Romantic rights - Death From Above 1979.
Ho sempre avuto un dubbio: ma quando le Cansei De Ser Sexy cantavano "let's make love and listen death from above" a cosa si riferivano? All'etichetta di James Murphy? Alla morte dall'alto? O ai Death From Above 1979? Io continuo a credere nella terza ipotesi.
Loro sono uno dei miei gruppi preferiti, e appena ho saputo che si erano riuniti ho esultato come una bimba. Voglio un altro disco bello come questo, grazie.
5. I walk the line - Johnny Cash.
Because you're mine I walk the line. C'è frase più romantica? (Ok, probabilmente sì, ma concentriamoci ora su questa).
Siccome sei mio, io faccio la brava. E' così. Amare è un impegno, prima di tutto. Un piacevolissimo impegno. Ma non posso più uscire e limonarmi il primo tipo carino che mi intorta (che sacrificione! tanto quelli che ti intortano sono sempre quelli sbagliati!). Non posso fumare 20 sigarette al giorno fino a far scomparire il filtro. Non posso bermi 3 spritz di fila e vomitare a bordo del canale. Non posso prendermi una sbandata epocale per chiunque mi si avvicini. Voglio rigare dritto (e mi viene anche naturale!).
6. Love you more - Buzzcocks
So why would I cry if you ever left me?
Maybe cos you're all I'm living for
With every heartbeat I want you madly
It's in my heart to always love you more
Mi hanno fatta punkrock dentro.
7. It won't be long (Beatles' cover) - Franz Ferdinand
Coretti un po' stonati + Kapranos (sono sempre punti in più) + Beatles + parole carine.
8. Due mondi - Lucio Battisti
Voglio te, una vita
far l'amore nelle vigne
Cade l'acqua ma non mi spegne
voglio te...
L'ho cantata spesso a fine dicembre. Fabio sicuramente si ricorderà di me che la canto per strada a Venezia. No, forse non se lo ricorderà. Ma è successo.
Comunque questa canzone ha vinto nella mia testa contro "La luce dell'est". Ma solo per quanto riguarda la compilation. Quella canzone è un capolavoro insuperabile, e non c'è "Due mondi" che tenga.
9. Tu no - Piero Ciampi
Se devo dire proprio tutta la verità, per quanto io ami Piero Ciampi (da tempi non sospetti. Che poi, che vuol dire? mica va di moda adesso. Per me Piero Ciampi rimane quello che ascoltavo a 18 anni, in modo un po' inconsapevole e non capendolo a fondo, nei miei momenti bui.) di questa canzone preferisco una versione suonata da Dente al Circolo degli Artisti di Roma (trovata su youtube. Non so se l'abbia proposta anche in altre circostanze). Ma è comunque bellissima. Disperata, lacerante e bellissima.
10. Baby I love you - Ramones
Questa me la faceva sentire sempre papà quando ero più piccola. Ho sempre amato Phil Spector.
11. Was it worth - Summercamp
La mia prima canzone preferita del 2010, quindi entra di diritto in questa selezione.
12. Trying your luck - The Strokes
Era il 2001, avevo 13 anni. Ballavo questo disco (perchè ancora compravo i cd. Bei tempi.) in salotto e questa canzone mi piaceva così tanto che volevo farla ascoltare al mio prof di matematica (lui era un ganzo che ci insegnava l'inglese coi titoli dei pezzi degli zeppelin. Non ho capito perchè ci volesse insegnare l'inglese dato che avrebbe dovuto spiegarci le equazioni, ma mi è servito.)
Ora è il 2011, sta per uscire un nuovo album degli Strokes e io sono emozionata. Non so cosa questa canzone abbia di particolare rispetto ad altre loro, ma è sempre riuscita a toccarmi in modo particolare, asciutta e malinconica com'è.
13. Naked with you - Turbo Fruits
Qualche mese fa ho guardato da sola di notte al computer nel letto "Whip it", film di Drew Barrymore (lei!) con Ellen Page. A me Ellen Page sta un po' sul cazzo (e no, Juno non mi è piaciuto granchè per una serie infinita di motivi che però ora non sto a spiegare perchè non c'entrano una bega col topic) ma il film era carino. E la colonna sonora era molto azzeccata. Tra gli altri American Analog Set, Raveonettes, un po' di electro indie tipo i Goose, Peaches e bla bla bla. E Dolly Parton (non la avevo mai ascoltata sul serio, perchè non l'avevo mai presa sul serio. Ma capperi, perchè? Mi piacciono le donne che cantano. Non fisicamente. Vabbè, avete capito).
E in mezzo a tutto ciò nel film si sentono anche questi Turbo Fruits. Niente di che, non grido al miracolo. Però: lo-fi tiratino un po' pop, "I wanna be naked, naked with you" (come fai a non cantarla? non ti ci immedesimi nemmeno un po'? non hai mai pensato una cosa del genere? ma sì, per forza), un po' di drums selvagge, adolescenza a manetta. Bello.
14. Banane e lampone - Macrobiotics
Alla fine delle tamarrate è rimasta solo questa. La più potente. Morandi meets Diplo meets Crookers meets bling bling. Più o meno. Ho un debole per Dargen, un debole per i beat à la Bonde do Role, un debole per le cose che sono così kitsch da superare il limite del disgusto e diventare bellissime. Si va bè l'autonomia, ma ricorda che sei mia!
15. Telepathic Love - Wipers
Droga di quest'estate.
16. Let's spend the night together - Rolling Stones
"Io vorrei che il mio matrimonio fosse così: una chiesa sconsacrata, un sacco di party, alcool, cibo. Io con un vestito orrendo turchese anni '80 trashissimo che ballo per terra e mi sbrego i collant tentando la scivolata sul pavimento (ndA: "la scivolata" è quella che fa Alvin nella sigla del cartone, per intenderci -ok, è un classico dell'hard rock, ma da quando avevo 4 anni per me quella di Alvin è la mossa vera, mica sti capelloni con ste chitarre a punta- [ndA nell'ndA: Gibson Flying V]). Ah beh, la canzone che voglio che venga suonata, ma non dal vivo, per carità, nessuno riuscirebbe a farne una versione migliore dell'originale, è "Let's spend the night together". Che dici, ti va?"
17. I got you - Platinum Pied Pipers
Questa canzone è quella che più di tutte forse lego ad un'altra storia d'amore (storia d'amore andrebbe virgolettato. Ora, col santissimo senno di poi, posso dirlo). Finita la storia, rimane la canzone. E se stai leggendo: no, sicuramente comunque non sto parlando di te. Megalomane.
18. Le tasche piene di sassi - Jovanotti
Ecco la mia caduta mainstream! Beh, di cadute mainstream ne ho un sacco, io sono mainstream. Poi mi piacciono anche quelli che urlano e che non usano melodia, quelli che spaccano tutto e quelli che spaccano anche i maroni, ma questo è un altro discorso. A me Jovanotti piace. Mi piacciono la sua esse e la sua zeta e il modo in cui usa la sua voce imperfetta per cantare parole belle. E vere. Ai romanticoni proprio non so resistere.
Questo è quanto.
Il link qui sotto:
Non ho fatto copertina e nulla, zero tempo.
Fatene quello che volete.